Mission

Con il termine “Antropocene”, coniato da V.Shantser, diffuso da E. F. Stoermer e adottato dal premio Nobel Paul Creutzen nel 2000, si intende caratterizzare l’era geologica attuale così profondamente segnata dall’antropizzazione. Alla presenza dell’essere umano si devono importanti cambiamenti territoriali, ambientali e climatici.
L’intervento dell’uomo, via via sempre più invasivo e finalizzato allo sfruttamento intensivo delle risorse disponibili, ha inciso in maniera drammatica sull’ecosistema.
Al di là di qualsiasi insostenibile negazionismo, evidenze scientifiche sperimentali sempre più numerose, modelli teorici di previsione, la semplice osservazione empirica, ripetuta nel tempo, mostrano, in misura via via sempre più corroborata, condizioni crescenti di degrado ambientale, tanto riguardo alle specie viventi, animali e vegetali, in progressiva e allarmante diminuzione, quanto riguardo ai processi di erosione e sconvolgimenti della crosta terreste, delle foreste, dei ghiacci polari, dei ghiacciai e di tutto quel che riguarda l’ecosistema. In un documento condiviso da 11.000 scienziati di 153 nazioni, pubblicato sulla rivista BioScienze della Oxford Academy si dichiara “chiaramente e inequivocabilmente che il pianeta Terra sta affrontando un’emergenza climatica. Per garantire un futuro sostenibile, dobbiamo cambiare il modo in cui viviamo. Ciò comporta importanti trasformazioni nel modo in cui la nostra società funziona ed interagisce con gli ecosistemi naturali”.
Conoscenza, consapevolezza e partecipazione democratica, la più ampia possibile, sono la miglior garanzia per arginare e, possibilmente, invertire questo processo, attraverso la pressione democratica sulle istituzioni delegate alle scelte politiche e attraverso l’adozione individuale e di gruppi di persone di comportamenti coerenti con la difesa del bene comune per eccellenza, l’ecosistema.
La presa di coscienza da parte di molti paesi dell’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo ambientale, economico e sociale ha portato alla definizione dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030.
Le scuole della rete “Green” credono che sia una priorità educativa far conoscere tali obiettivi e promuovere azioni volte allo sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ecosistema.
Tale rete ritiene la scuola il luogo che, costitutivamente, ha nelle sue finalità la promozione della corretta informazione e della cultura e la formazione di cittadine e cittadini consapevoli e responsabili. In base all’accordo, tutte le istituzioni scolastiche aderenti, si impegnano ad approfondire i temi dell’ambiente, del cambiamento climatico e dell’educazione alla sostenibilità, promuovendo progetti di educazione ambientale e buone pratiche da sperimentare nel contesto scolastico.